La famosa e bellissima lirica che Primo Levi dedica a Galileo Galillei ci ricorda il complesso rapporto tra scienza e potere.
Siderus Nuncius
Ho visto Venere bicorne
Navigare soave nel sereno.
Ho visto valli e monti sulla Luna
E Saturno trigemino
Io Galileo, primo fra gli umani;
Quattro stelle aggirarsi intorno a
Giove,
E la Via Lattea scindersi
In legioni infinite di mondi nuovi.
Ho visto, non creduto, macchie presaghe
Inquinare la faccia del Sole.
Quest’occhiale l’ho costruito io,
Uomo dotto ma di mani sagaci:
Io ne ho polito i vetri, io l’ho puntato
al Cielo
Come si punterebbe una bombarda.
Io sono stato che ho sfondato il Cielo
Prima che il Sole mi bruciasse gli
occhi.
Prima che il Sole mi bruciasse gli occhi
Ho dovuto piegarmi a dire
Che non vedevo quello che vedevo.
Colui che m’ha avvinto alla terra
Non scatenava terremoti né folgori,
Era di voce dimessa e piana,
Aveva la faccia di ognuno.
L’avvoltoio che mi rode ogni sera
Ha la faccia di ognuno.
Primo Levi , Ad ora incerta ( 1984)
1 commento:
bellissima non la conoscevo.....
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